Sono lontanissima da Stephen King, ma ho scelto comunque il titolo di suo racconto per questo breve viaggio degustativo, solo perché rende bene l’idea di momenti che riaccadono, di persone che si rincontrano o di azioni e cose che si rifanno, dopo un po’ di tempo.
Dopo anni infatti mi è ricapitato di bere il Sondraia, nello specifico Sondraia 2016.
Etichetta completamente rinnovata nella grafica, colori e font, ma questo poco importa perché se ricordavo perfettamente che quella precedente (etichetta) era arancione, non ricordavo altrettanto perfettamente la bontà di questo vino e dico proprio bontà intenso come buono di sapore in barba a tutti i sommelier e note degustative seriose (a cui tra poco arriveremo comunque 😊).

Sondraia appartiene alla cantina Poggio al Tesoro (cioè Allegrini). Apro e chiudo parentesi su Dedicato a Walter di cui avevo parlato qui.
Troverete uve Cabernet Sauvignon con uve Merlot e Cabernet Franc, magicamente assemblate e affinate per 22 mesi in barrique di rovere francese prevalentemente nuove.
Sondraia è ci colore rosso rubino. Profuma di frutti neri, erbe aromatiche e spezie. Al palato è un vino corposo, ma di classe con tannini setosi. Un vino equilibrato.
Quanto vi costerà questa suadente esperienza? Sondraia 2016 vi impegnerà circa 55€ (anche il prezzo è aumentato negli anni, ma ci sta.) È una bella bevuta, di qualità. Andrete sul sicuro, ma dire non vino da tutti i giorni.
