Utilizzo lo stesso titolo di Schiopetto non soltanto per la vicinanza temporale delle degustazioni, ma soprattutto a riprova del fatto che faccio sul serio e mantengo la promessa di degustare più vini bianchi.
Torno su una vecchia conoscenza, Montevetrano, di cui avevo parlato già, ma per i suoi vini rossi – Montevetrano 2009 e Core 2013. Mancava appunto all’appello Core Bianco. Ho provato il 2019 che ha recentemente ottenuto Tre Bicchieri dalla Guida Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso.

Siamo in provincia di Benevento. Core Bianco, IGT Campania, è infatti il risultato perfetto dell’incontro tra l’eleganza del Fiano e la struttura del Greco. La vinificazione avviene separatamente ed entrambe le varietà vengono criomacerate (sulla criomacerazione trovate tutto sul grande web, ma vi suggerisco di consultare SuperFred Blog di curiosità e utilità senza filo conduttore che propone una spiegazione semplice e comprensibile per tutti. OK, il nome è davvero geniale, mi scuso se ne vengo a conoscenza soltanto adesso) e poi affinamento in bottiglia di 4 mesi.
Core bianco 2019 di Montevetrano ha un colore giallo paglierino intenso. Il naso è floreale e insieme fruttato. In bocca è corposto, fresco e minerale. Costa circa 16€
Core bianco è la conseguenza quasi logica, dopo Core rosso, l’aglianico. I due “Core” dal nome rotondo e caldo, amore nel nostro dialetto ma centro, essenza, in lingua inglese, ci sembra contengano di per sé, anche quest’ulteriore preziosità. Con Core bianco abbiamo voluto completare la nostra proposta nel rappresentare la tipicità dei vini del nostro territorio: la Campania.
Silvia Imparato
