Non è uno spoiler, ma comincerò a raccontare questa storia dalla fine che poi è la fine soltanto per me, per Vinoloquio, perché è stata l’ultima cosa che ho scoperto in ordine temporale quando mi sono avvicinata al mondo Petra. Quindi dico subito che adoro le illustrazioni di Elisa Talentino (ne prenderò in prestito qualcuna. Spero non me ne voglia). Adorabili. Le trovate tutte in mostra ad animare il sito dell’Azienda Agricola Petra. Sono originali ed azzeccatissime per questo progetto, Petra, che si professa fin da subito tutto al femminile. Il risultato è un tocco delicato, femminile appunto, che conferisce un non so che di magico e fatato.

Siamo ovviamente lontani dalla città rosa della Giordania, poiché questa favola ha luogo nel Suvereto, in Maremma.

Petra
Elisa Talentino – Petra

Petra è una cantina del gruppo Terra Moretti (ma se dico Bellavista, Contadi Castaldi, Sella &Mosca…ci capiamo sicuramente meglio). Insomma Petra ha le spalle larghe e le vigne ben piantate.

Parliamo del vino adesso: Petra 2015. È un Toscana Rosso IGT con Cabernet Sauvignon e Merlot che maturano in barrique per almeno 18 mesi. È un vino forte che ti avvolge elegantemente come l’abbraccio stretto di quel tuo tizio ben vestito e profumoso, ma pieno di affetto. Di un rosso granato, al naso è intenso e sa di frutti di bosco e spezie. Al palato è potente, ma con dei tannini fini e vellutati. Persistente e balsamico sul finale.

Petra 2015 – Vinoloquio

Non resta che organizzare una visita in cantina, tra le più famose in Italia, poiché progettata dall’architetto Mario Botta. Potrete scegliere tra tre percorsi diversi per avvicinarvi al mondo Petra, segno di una ricettività che non è lasciata al caso e soprattutto non così scontata in Italia.

La bottiglia si aggira intorno ai 40€, un piccolo investimento per vivere una favola.

Love in a glass
Love in a glass