Ho il core, il cuore nello zucchero, ma qui lo zucchero non c’entra niente.

Core 2013 di Montevetrano mi ha fatto ricordare questo famoso detto napoletano con cui si indica uno stato di estrema felicità, di innamoramento. Eh sì, perché mi sono proprio innamorata di questo vino dal vitigno non facile e che rappresenta un’alternativa più immediata ma altrettanto interessante al fratello più blasonato della cantina.

E’ stato il naso a conquistarmi con profumi e influssi sempre nuovi: dai frutti rossi ai toni speziati di cannella, al cioccolato. E poi ancora i fiori, con la viola in testa.

Persistente e minerale. La tannicità dell’aglianico in purezza ha fatto il resto.

Per circa 14€, è un innamoramento che non fa discriminazioni alla porta.

 

Love in a glass